Da L'Adige del 30 gennaio 2024
È ormai conto alla rovescia per l'arrivo del presidente Sergio Mattarella, sabato, ad inaugurare l'anno in cui Trento sarà capitale europea del volontariato. Un conto alla rovescia un po' indaffarato - le cose da fare sono tante - e parecchio emozionato. «Quando abbiamo preso contatti con il Quirinale, per invitare il presidente alla cerimonia inaugurale, ci è stato detto che Mattarella sarebbe venuto solo se non fosse stata una passerella tra autorità, ma se avesse avuto la possibilità di incontrare quanti più volontari possibile - ha raccontato ieri il sindaco Franco Ianeselli - e noi abbiamo preso il posto al chiuso più grande della città e abbiamo invitato i volontari». Questo l'approccio con cui è stata pensata la cerimonia di sabato 3 febbraio, che tuttavia deve fare i conti con il protocollo: quando si muove il presidente, i rappresentanti delle istituzioni lo omaggiano. Risultato: al PalaTrento si accederà solo ad invito e saranno ricavati 2.700 posti. Tra questi 1.300 saranno riservati ai volontari e 400 saranno ragazzi delle scuole medie e superiori con i loro insegnanti, nonché i presidenti dei 49 Csv italiani, nonché la direttrice del Cev (Centro per il volontariato europeo) Gabriella Civico, perché Trento quest'anno sarà automaticamente anche capitale italiana del volontariato. Gli altri, come detto, sono i rappresentanti delle istituzioni: i sindaci del Trentino, il presidente della Provincia, assessori e consiglieri comunali e provinciali, rappresentanti dell'Università e del mondo della cultura, Circoscrizioni, Comunità di Valle, il Commissario del Governo ma anche i rappresentanti delle Forze dell'Ordine e dell'amministrazione giudiziaria. Tra gli ospiti internazionali, Andrij Sadovyj, Andry Moshkalenko e Serhy Kiral, rispettivamente sindaco, e vice sindaci della città di Leopoli, candidata a capitale del volontariato assieme a Trento. Da allora il rapporto tra le due città si è consolidato e il sindaco dovrebbe essere presente anche giovedì alla partita dell'Aquila, il ricavato dei cui biglietti sarà devoluto alla città ucraina. Quanto alla cerimonia, che inizierà alle 11.30, oltre ai discorsi ufficiali - «cercherò di pronunciarlo senza troppa emozione» ha promesso il sindaco - sono previste testimonianze di alcuni volontari, nonché esibizioni musicali e artistiche. Per ora fervono gli ultimi preparativi: «Ormai ci siamo arrivati - evidenziava ieri Giorgio Casagranda, presidente Csv - c'è già grande emozione e speriamo che non ci sia alcun inghippo. Quello di sabato sarà l'epilogo di tanto lavoro, ma da un altro punto di vista è solo l'inizio dio un anno in cui il volontariato sarà valorizzato con eventi: al momento sono 52 quelli in programma, ce ne sarà uno a settimana almeno». Chi non potrà partecipare alla cerimonia, potrà comunque godersela in piazza Duomo, dove sarà allestito un maxischermo e dove gli Alpini rifocilleranno la folla e radio Dolomiti la intratterrà.Quanto al sostegno dell'evento, non mancano gli sponsor: il Comune ha al momento "raccolto" 1,5 milioni.