Trento è Capitale Europea del Volontariato 2024

È stato un onore competere con Leopoli, una città che in questi mesi con grande generosità è stata in prima linea nell’accoglienza ai profughi della guerra – ha dichiarato il sindaco Franco Ianeselli durante la cerimonia che, a Danzica, ha assegnato il titolo a Trento - Come abbiamo ribadito in altre occasioni queste due città, ora che si sono incontrate, non continueranno il cammino da sole. Il legame che si è creato con Leopoli è per noi un germoglio prezioso: lo coltiveremo insieme per costruire, come ha detto il sindaco Andriy Sadovyy, un ponte di pace tra le due città e per coinvolgere il nostro volontariato in una nuova avventura solidale con il popolo ucraino”. Poi il sindaco ha voluto ringraziare il Cev “perché la candidatura di Leopoli accanto a Trento è stata un invito a metterci in gioco, a mobilitare le nostre forze migliori, a guardare al di fuori dei nostri confini”. Infine, Ianeselli ha ricordato l’impegno di tutta la città di Trento: “La candidatura è stata costruita insieme, attraverso un percorso partecipato e quindi è il frutto di un volontariato attivo, che dimostra che quando le istituzioni e la società civile collaborano insieme si raggiungono grandi risultati”.

Il presidente del Csv Giorgio Casagranda, dalla Polonia, ha espresso grande soddisfazione e si è augurato che “questa nomina meritata sul campo sia una grande occasione non solo per la città capoluogo, ma per tutto il Trentino, da sempre terra in cui la solidarietà, l’impegno per gli altri e l’autentico senso di cittadinanza hanno radici antiche e robuste nell’attitudine ad autogovernarsi. Ha ringraziato poi, oltre allo staff del Csv e del Comune, anche il supporto garantito dal Csvnet, l’associazione nazionale dei 48 Centri di servizio per il volontariato d’Italia.

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