Da Il T del 13 dicembre 2023
Mancano poche settimane al 2024, l'anno che vedrà Trento come Capitale Europea e Italiana del volontariato. Il 5 dicembre, il capoluogo ha ricevuto il testimone da Trondheim, capitale 2023. Ieri, invece, è stato presentato a Palazzo Geremia il programma degli eventi legati a questo progetto, che verranno man mano pubblicati sul sito ufficiale trentovolo.capital. La cerimonia inaugurale si terrà il 3 febbraio 2024 alla “Il T Quotidiano Arena”, e vedrà la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Assieme a lui quasi tremila persone tra studenti, volontari, autorità e rappresentanti dell'Associazione Centri di Servizio per il Volontariato.
Nel frattempo, la città si accinge a diventare un laboratorio di pratiche a sostegno della solidarietà. Trento, infatti, ha ottenuto la nomina di capitale a fine 2022, proponendo una strategia partecipativa che punta a raggiungere numerosi traguardi legati al volontariato proseguendo fino al 2029. Per ora sono stati creati diciotto gruppi di lavoro, alcuni dei quali già partiti, che vedranno uniti soggetti pubblici e privati per creare strumenti utili al volontariato. A maggio 2024 il confronto si allargherà con l'arrivo di numerosi esponenti delle ex capitali del volontariato europee, mentre a gennaio 2025 si farà il punto della situazione.
«Non potrei immaginare un'esperienza migliore per Trento», ha spiegato il sindaco Franco Ianeselli, durante la conferenza di ieri. «Ci riempie di orgoglio, ma ci carica anche di molte responsabilità. Non dovrà essere solo un anno di celebrazioni: il 2024 ci servirà per capire se siamo riusciti a rafforzare le cultura del volontariato, non solo a livello locale, ma guardando anche al resto d'Europa».
Trento non ha ricevuto solamente l'eredità di Trondheim. Il nome del capoluogo sarà inciso anche sul trofeo delle Capitali Italiane del volontariato, passato a Trento dalla capitale dell'anno scorso, Cosenza. «Cosenza ha onorato la sua nomina con un anno pieno di manifestazioni», ha raccontato il presidente del Centro Servizi Volontariato del Trentino, Giorgio Casagranda. «Per noi sarà un orgoglio seguire il loro esempio, puntando a fare ancora meglio. Il volontariato a Trento ha dimostrato di essere in controtendenza rispetto ai dati Istat: questo riconoscimento ha riacceso la voglia di essere protagonisti».
Tra i partner del progetto anche Itas, Cassa di Trento, Dolomiti Energia e Fondazione Caritro. «Dal '92 fino a oggi la Fondazione ha investito moltissimo su volontariato e cultura, settori strettamente legati», ha aggiunto Carlo Schönsberg, presidente di Caritro. «Vorremmo che Trento Capitale Europea e Italiana del volontariato diventi un progetto esteso a tutta la provincia e un esempio per le altre capitali europee anche nei prossimi anni».
In rappresentanza del Comune di Trento e della Giunta Provinciale, erano presenti l'assessore comunale al welfare Alberto Pedrotti e Mario Tonina, assessore provinciale alla salute e alle politiche sociali. «La T Quotidiano Arena non riuscirà a ospitare tutti i cittadini previsti per l'inaugurazione», ha detto Pedrotti. «Quindi predisporremo un maxischermo in Piazza Duomo. Per questo evento simbolico stiamo cercando di coinvolgere anche i territori extracittadini». Tonina, invece, ha rimarcato come la nomina a capitale riconosca il grande lavoro fatto dal volontariato provinciale in: «Per i trentini e le trentine il volontariato è un patrimonio esteso e una risorsa collettiva. E questo 2024 sarà un momento di ulteriore crescita per la città e tutto il Trentino».