Cinque aziende pronte a sperimentare il volontariato d’impresa

Non ci sono solo i grandi eventi nell’anno di Trento Capitale europea del volontariato. In questi mesi, più o meno sottotraccia, sono stati attivati ben 18 gruppi di lavoro impegnati nel compito di facilitare e valorizzare il lavoro delle associazioni, anche promuovendo gli scambi di esperienze e rafforzando la presenza sul territorio, per esempio coinvolgendo le scuole o individuando nuovi spazi aperti alla cittadinanza.

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Tra i gruppi di lavoro che già hanno raggiunto alcuni degli obiettivi prefissati c’è quello dedicato al “Volontariato d’impresa”. Sono cinque le aziende coinvolte fino ad oggi: nello specifico si tratta di Aquila Basket, Dolomiti Energia, Autostrade del Brennero, Cooperativa Dao e Sony (sede di Trento). Con ognuna è stata avviata una sperimentazione che prevede la possibilità per i dipendenti di svolgere presso un’associazione un determinato numero di ore di volontariato, che saranno regolarmente retribuite. Il gruppo di lavoro sta lavorando per adattare la caratteristiche dell’accordo (quante ore, quanti dipendenti, mansioni ecc.) alla mission delle diverse società, agli interessi del lavoratore e alle esigenze dell’associazione beneficiaria. Per una delle aziende coinvolte – ad esempio – l’accordo che si sta chiudendo prevede 35 ore annue di “volontariato” per tre anni, il tutto per quindici dipendenti.

Alcuni abbinamenti azienda-associazione sono quasi definiti, ma si conta di far partire le sperimentazioni con tutte e cinque le aziende per l’inizio dell’autunno. Il gruppo di lavoro sta cercando anche di costruire le linee guida utili allo sviluppo di futuri progetti con altre aziende che decideranno di aderire in futuro. Nel gruppo di lavoro è emersa la consapevolezza che molte aziende sono attente non solo agli aspetti economici o alla sostenibilità ambientale, ma anche alla dimensione sociale e relazionale, che migliora il clima lavorativo, oltre che la motivazione e il senso di appartenenza dei dipendenti. L’esperienza forte e gratificante del volontariato può contribuire inoltre ad aprire l’azienda al territorio e a radicarla maggiormente nella comunità locale, con reciproci vantaggi e opportunità.

Un altro gruppo di lavoro è impegnato sul versante della “Digitalizzazione”, con l’obiettivo di mettere a sistema i vari servizi, supportare le associazioni e migliorare le capacità digitali. Tra i primi risultati, il coinvolgimento di 48 associazioni nella formazione riguardo al crowdfunding, con il supporto di Itas e in collaborazione con Produzioni dal basso. Inoltre, grazie al progetto “Raccontati!” frutto della collaborazione tra Trentovolo e HarpoLab, le associazioni avranno a loro disposizione un media center per raccontarsi e farsi conoscere meglio attraverso la parola (scritta o ascoltata), la fotografia, il video o la grafica. HarpoLab infatti mette a disposizione gratuitamente una sala di posa per fotografia e video, una sala di registrazione audio e una sala con postazioni dotate di software per il montaggio video, l’elaborazione fotografica e la grafica, oltre che spazi per lavorare insieme o per riunioni e una sala per proiezioni e conferenze. Alle proposte si può partecipare individualmente o in gruppo a nome di un’associazione del territorio. Il primo appuntamento è il 12 luglio ad Harpolab, in piazza Garzetti, con le prime due ore di esplorazione nel mondo della narrazione. Saranno passati in rassegna gli strumenti a disposizione, i linguaggi da utilizzare, le strategie, i piccoli trucchi e gli errori da evitare. Questo laboratorio permette di cominciare a pensare a come raccontare l’associazione ed è propedeutico all’attivazione del percorso personalizzato che seguirà. Le associazioni saranno poi accompagnate nella costruzione del racconto da un tutor che aiuterà a utilizzare gli strumenti che HarpoLab mette a disposizione. Il percorso avrà una durata minima di 6 ore, massima di 10 ore: durante questo tempo sarà possibile costruire il proprio racconto e imparare a utilizzare gli strumenti che in futuro permetteranno di realizzare altri progetti. Sarà possibile anche utilizzare gratuitamente gli spazi di HarpoLab in autonomia per un numero di ore che variano a seconda del tipo di spazio e di servizio richiesti.

Infine, tra i gruppi di lavoro, ce n’è uno dedicato al coinvolgimento dei giovani, obiettivo che è tra le priorità della strategia quinquennale di Trento Capitale Europea e Italiana del Volontariato. Tra i primi risultati c’è il bando “Gic – Giovani idee per la Comunità”, promosso da Fondazione Caritro, dalle Politiche giovanili della Provincia autonoma e da Csv Trentino – Non Profit Network Ets. Finalità del bando è quella di favorire la trasmissione e la contaminazione delle competenze di cui i giovani sono portatori e di dare forma ai bisogni e ai sogni di ragazze e ragazzi facilitandone la progettazione e sostenendone la realizzazione. Le proposte per il sostegno delle idee progettuali dei giovani dai 14 ai 25 anni possono pervenire in maniera continuativa fino al 15 novembre 2024. Questa opportunità di finanziamento sarà attiva fino a esaurimento delle risorse disponibili. Il contributo richiesto alla Fondazione Caritro non può superare i 7 mila euro per la realizzazione di ciascuna idea progettuale.

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