Agosto degasperiano 2024 Agnese Pini, La memoria come coscienza civile
Un viaggio nella memoria per restituire verità e dignità al destino degli ultimi e tenere viva anche oggi la resistenza civile contro ogni violenza
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Estate 1944. A San Terenzo Monti, in Toscana, vengono uccise senza pietà 159 persone, soprattutto donne e bambini. Tra esse anche parte della famiglia di Agnese Pini. Lei di storie ne ha incontrate e raccontate tante. Questa è sempre stata diversa: ascoltata e riascoltata fin da quando era bambina, le era sempre parso un capitolo ormai chiuso di una memoria solamente familiare. Ma mentre l’Europa riscopre la violenza della guerra e le stragi assurde dei civili, gli orrori di ieri tornano a essere quelli di oggi… e insieme al libro della storia si riapre anche quello di famiglia, mostrando come quel capitolo sia tutt’altro che chiuso e meriti di essere raccontato. Perché la resistenza civile di un paese si può tenere viva solo coltivando la memoria e restituendo verità e dignità al destino degli ultimi. AGNESE PINI Autrice e giornalista, è diventata a 34 anni la prima donna a dirigere